Marotta, "Come Serie A siamo stati messi dietro alla lavagna"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Marotta, “Come Serie A siamo stati messi dietro alla lavagna”

Beppe Marotta

Lunga intervista di Marotta ai microfoni di Sky: “Come Serie A siamo stati messi dietro alla lavagna e abbiamo preso uno schiaffo morale”.

Intervenuto ai microfoni di Sky, Beppe Marotta ha parlato a trecentosessanta gradi del nuovo calcio post coronavirus, dal campo, alle regole passando per il mercato.

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Marotta, “Come Serie A siamo stati messi dietro alla lavagna e abbiamo preso uno schiaffo morale”

Nel corso della sua intervista Marotta ha parlato dell’ultimo Consiglio Federale che ha approvato la proposta di Gravina con tre voti contrari, quelli della Serie A.

Non ci sono vincitori o sconfitti, la situazione è stata abbastanza anomala. Come Serie A siamo stati messi dietro alla lavagna e abbiamo preso uno schiaffo morale, perdendo una nostra rivendicazione: 3 voti contrari alla delibera e 18 a favore è un chiaro segnale. Il mondo del calcio ha bisogno di rivedere tutto il sistema di governance che forse non rispecchia il peso specifico del nostro campionato”.

“In un mese e mezzo dobbiamo fare 15 partite, Getafe compreso”

Marotta ha espresso anche le sue preoccupazioni per un calendario fitto di impegni.

“Volevamo mandare un messaggio: si parte solo se in totale sicurezza, garanti per i nostri giocatori e per i nostri dipendenti. Ora c’è e quindi è giusto riprendere. Nel migliore dei modi, per mezzo di un protocollo redatto dal Ministero della salute grazie anche alla Lega Calcio: se lo rispettiamo possiamo avventurarci con meno preoccupazione in questo strano e particolare epilogo. Che, però, porta a una riflessione ulteriore. In un mese e mezzo dobbiamo fare 15 partite, Getafe compreso, cosa che comporterà certamente stress agonistico e mentale oltre all’elevato rischio che i giocatori si facciano male a causa dei tanti impegni al termine di un lungo periodo di sosta forzata, al quale nessun giocatore è mai stato abituato. Il bilancio lo faremo solo alla fine, ma credo che questa preoccupazione sia assolutamente legittima”.

Serie A, Marotta: “Sono convinto che partendo il 20 giugno avremo molte possibilità di portare a termine il campionato”

Il dirigente nerazzurro si è detto convinto o almeno fiducioso che il campionato possa arrivare al termine senza dover ricorrere ai playoff/out e all’algoritmo.

Quella dei playoff e dei playout la vedo come situazione remota ed estrema. Sono convinto che partendo il 20 giugno avremo molte possibilità di portare a termine il campionato. In questo contesto italiano di grande difficoltà legata all’emergenza Covid capisco molto bene l’apprensione del nostro governo nel compilare un protocollo che doveva essere rigidissimo e imporre la quarantena in caso di un calciatore positivo. Questo forse è un limite, ma rappresenta un momento molto difficile. Speriamo che il buon Dio ci assista e ci faccia concludere il campionato in maniera naturale.

Marotta
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“Lautaro Martinez? Vediamo prima cosa vorrà fare il Barcellona e poi ci sederemo attorno a un tavolino”

Inevitabile poi un commento sul mercato, con Lautaro Martinez sempre in prima pagina.

Noi vogliamo rafforzare l’assetto della squadra all’interno della quale ci sono diversi giocatori importanti. Uno di questi è certamente Lautaro, ancora molto giovane, che da talento promesso sta diventando un campione grazie al lavoro di Conte, della società e del ragazzo stesso, che ha dimostrato di possedere grandi qualità calcistiche e professionali. L’Inter non vuole vendere ma comprare, come fanno i grandi club, e noi vogliamo seguire questa linea. Ma c’è una clausola che scade il 7 luglio: vediamo prima cosa vorrà fare il Barcellona e poi ci sederemo attorno a un tavolino con il giocatore e vedremo cosa fare. Ora è importante che lui resti concentrato per dare il suo contributo e aiutarci a toglierci le soddisfazioni che ci meritiamo. In ogni caso, se dovesse partire, arriverà un top player, un giocatore di peso”.

Nella fase conclusiva dell’intervista Marotta ha parlato anche della cessione di Mauro Icardi al Psg.

Devo dire che è stata un’operazione molto positiva. Nata da un prestito con diritto di riscatto, esercitato dal Psg anche se con uno sconto. Alla fine siamo stati tutti soddisfatti: noi, i parigini e il giocatore. Siamo tutti contenti. Del resto era un percorso che avevamo cominciato l’anno scorso e che ora si è concluso come tutti speravano.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:23

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